L'annuncio è arrivato alla fine del convegno "Prati Stabili, parola d'ordine: futuro", tenutosi durante la 24esima edizione della Fiera del Grana Padano dei Prati Stabili a Goito.
"I Prati Stabili devono essere un patrimonio dell'Unesco". È emozionato, il sindaco di Goito, Pietro Chiaventi nell'annunciare l'avvio dei lavori necessari per avviare l'iter di ufficializzazione della richiesta per portare all'attenzione dell'Unesco il patrimonio ambientale, culturale, produttivo costituito dai Prati Stabili della Valle del Mincio.
I Prati Stabili descrivono un paesaggio antico, inviolato, protetto, rispettato, conservato. Unico. Una vera cassaforte di biodiversità dove possono vivere e convivere fino a 400 specie diverse tra flora e fauna, in un ecosistema perfettamente in equilibrio dotato di una straordinaria resilienza capace di combattere anche la crisi climatica.
È da qui, che arriva il fieno che alimenta le bovine del territorio il cui latte serve per produrre il Grana Padano, che tutti a Goito conoscono come il Grana Padano dei Prati Stabili. Ed è sempre qui che Latteria San Pietro ha creato il primo manifesto di sostenibilità per affermare e conservare i valori che questa terra ha da sempre nel cuore.
L'esigenza di conservazione e tutela dei Prati Stabili è stato l'oggetto di un piano che già nel 2018 si era posto l'obiettivo di realizzare una strategia di sviluppo per proteggere le coltivazioni spontanee e l'oasi di biodiversità, considerata anche come un formidabile fattore di promozione turistica nonché driver di rilancio del tessuto imprenditoriale e sociale locale.
Il progetto era poi stato seguito da un più articolato Piano Integrato d'Area (PIA) che attraverso un partenariato pubblico-privato, si è posto il compito di "promuovere uno sviluppo armonico del territorio attraverso azioni di investimento per migliorare l’efficienza e sostenibilità nelle imprese agricole, migliorare i punti vendita e la promozione dei prodotti, per recuperare patrimonio storico-culturale e sviluppare spazi e aree didattico-ricreative e turistiche per la fruizione del territorio e per attvità di informazione e promozione del territorio, di tutte le sue produzioni, attività e risorse".
E non poteva che essere proprio il convegno che comunicava i risultati dell'azione del PIA la sede naturale per annunciare l'intenzione di candidare i Prati Stabili all'Unesco.
"Abbiamo raggiunto con il piano integrato d’area (PIA) delle Valli del Mincio e dei Prati Stabili un grande risultato facendo del prodotto principe della nostra zona e della sua tradizione una grande occasione di valorizzazione del territorio – ha spiegato Chiaventi –. Ora vogliamo puntare ad un obiettivo ambizioso che possa portarci a raggiungere un riconoscimento internazionale".
Grande entusiasmo di tutti i rappresentanti pubblici e privati che da tempo sono impegnati della valorizzazione del territorio della Valle del Mincio, all'annuncio del sindaco di Goito, a cominciare dal presidente di Latteria San Pietro, Stefano Pezzini: "Le aziende zootecniche dei prati stabili hanno investito molto per il benessere animale e le latterie si sono impegnate in attività per ridurre l’impatto ambientale. Dobbiamo ancora impegnarci tanto, lo dobbiamo alle future generazioni alle quali dobbiamo lasciare un territorio migliore di quello che abbiamo trovato".
L’annuncio della candidatura sarà ora seguito dalla creazione di un partenariato che provvederà alla richiesta di iscrizione nella lista propositiva nazionale (Tentative List), con la quale il nostro governo segnala al Centro del Patrimonio Mondiale, World Heritage Center-WHC, i beni per i quali intende chiedere l’iscrizione nella Lista del Patrimonio Mondiale.