Come si protegge e si valorizza un patrimonio ambientale come questo?
Lavorando con le latterie per realizzare un Piano Integrato d’Area all’interno del Piano di Sviluppo rurale della Regione Lombardia. Questo territorio deve essere protetto e valorizzato. In questo caso protezione significa riuscire a dare una definizione di provenienza certificata che, una volta ottenuta, crea proprio quella catena virtuosa condivisa all’interno della comunità di cui parlavo prima. La certificazione di un territorio significa riconoscerne il valore ambientale. Tutte le imprese che lavorano in quella filiera, latterie ed allevamenti, si prendono cura da sempre della loro terra. Questo significa agire davvero tutti insieme per la valorizzazione della Valle del Mincio.
Sostenibilità ed economia circolare significano anche impianti. Di biogas, di biometano, di trattamento di rifiuti, temi delicati da raccontare e presentare ai cittadini, spesso diffidenti e pronti a ribellarsi alla loro costruzione nei propri territori. È il fenomeno Nimby, “Not in my back yard”, “Non nel mio giardino”. Cosa può fare un sindaco per comunicare il valore della sostenibilità e quindi la necessità di costruire impianti che l’assicurino senza incorrere nel fenomeno Nimby?
La reazione dei cittadini è legittima e comprensibile, specie se si guarda a certe esperienze del passato che hanno generato conseguenze negative per il benessere delle persone e la tutela dell’ambiente. Penso ad esempio agli odori sgradevoli, al traffico di camion e mezzi pesanti, a ricadute pessime per la sostenibilità, la salute dei cittadini, il benessere degli animali, del paesaggio, del clima. È un fenomeno complesso e una soluzione buona per tutti non credo esista. Quello che si può fare, a mio parere, è spiegare con la massima trasparenza e onestà che la parola sostenibilità non significa decrescita felice o tutela l’ambiente guardando solo indietro nel tempo. Dovremmo invece spiegare che sostenibilità significa sviluppo, e quindi ricchezza, posti di lavoro, opportunità di innovazione, ricerca e sviluppo capaci di generare filiere economiche e produttive virtuose. Tutto questo più che raccontarlo, oggi bisognerebbe mostrarlo, farlo vedere, attraverso un sistema aperto in cui tutti i cittadini sanno cosa fa quel determinato impianto e quale ruolo svolge a favore del territorio. Una volta generata questa consapevolezza, possibile solo con l’applicazione precisa e costante del concetto di verità e trasparenza in ogni fase della sua realizzazione, sono certo che l’atteggiamento dei cittadini cambierebbe.