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Mantova che diventa Mantova Circolare

di Paolo Marcesini

Mantova che diventa Mantova Circolare
Del latte non si butta via niente. Me lo ha insegnato una visita a Latteria San Pietro che produce un Grana Padano unico grazie alla presenza dei Prati Stabili e del suo fieno. Parliamo di latte per parlare di qualità, principi nutrizionali, benessere degli animali, tutela del paesaggio, coesione con la comunità e il territorio, un esempio virtuoso di economia circolare che non spreca nemmeno un litro della sua produzione ed efficienta tutti i processi produttivi all’insegna del risparmio di acqua e di energia.  Il latte è mamma, futuro, ricchezza. Ho incontrato alcuni giovani della Latteria San Pietro: “I nostri nonni non sapevano che cosa fosse la sostenibilità. I nostri genitori lo hanno dovuto imparare. Ma noi lo sappiamo perché ci siamo nati e sappiamo che solo così possiamo avere un futuro e contribuire alla crescita nostra e delle nostre famiglie”.   
Mi tornano alla mente le parole dell’architetto Walter Stahel, l’inventore del termine Circular Economy: 
«La circolarità, il principio che governa la natura, è alla base anche della società circolare. Quest’ultima ha consentito all’umanità primitiva di superare la scarsità di risorse, persone e competenze facendo l’uso migliore possibile delle risorse naturali disponibili; la condivisione e il riuso erano una necessità e la norma. Quando un castello o una cattedrale diventavano superflui, per esempio a causa dei cambiamenti politici, la loro struttura veniva smantellata e  le pietre usate per costruire nuove case o ponti. Per lungo tempo, questa società circolare è stata la  migliore amica dell’uomo, onnipresente e discreta, guidata da scarsità e povertà”.

Scarsità e povertà che diventano crescita, sviluppo, innovazione.

Sappiamo che l’economia circolare è soprattutto un’economia di territorio che vede nelle sue filiere produttive e nella tradizione della sua manifattura la possibilità di risparmiare materia, energia, generare materia prima seconda, allungare la vita e la salubrità dei prodotti, investire nelle energie rinnovabili.

Lo sa bene Gruppo Tea, la multiutility di Mantova che della sostenibilità ha fatto la sua carta d’identità. Abbiamo collaborato con Tea al premio Futuro Sostenibile e insieme a Tea abbiamo pensato a Mantova Circolare. Un nuovo progetto editoriale che racconta, mette in relazione, valorizza, aggrega, sviluppa e condivide le buone pratiche di sostenibilità ed economia circolare. È il luogo della rete dove i protagonisti delle imprese pubbliche e private, gli enti locali, il no profit, le scuole e le associazioni di categoria si confrontano per sviluppare il paradigma dell'economia circolare nel rispetto della cultura, l’ambiente, le tradizioni, il saper fare e il capitale umano che da sempre caratterizzano Mantova, il suo territorio le sue vocazioni produttive.

Lo spreco trasformato in opportunità riguarda tutto il sistema di relazione tra produzione, servizi e consumo; il lavoro, la formazione, le filiere produttive, l’energia, le materie prime seconde, la rigenerazione dei suoli, la progettazione, l’abitare, il costruire, la logistica, i materiali, il retail, il packaging, i rifiuti, la ricerca scientifica, la bioeconomia, il food, il diritto al riuso e la riparazione, lo sharing, il benessere dell’uomo e degli animali.

Mantova e il suo territorio sono protagonisti assoluti dell’Economia Circolare. Troviamo Economia Circolare nell’agroalimentare, nella manifattura, nella produzione di energia rinnovabile, nella sensibilità degli studenti e delle istituzioni.  La terra merita rispetto. L’acqua merita rispetto. L’aria merita rispetta. Mantova Circolare ha il compito di raccontare e valorizzare un modello di crescita consapevole e di coesione territoriale capace di valorizzare settori economici trainanti per il Paese insieme alla cultura, le tradizioni, la qualità della vita, il patrimonio tangibile e intangibile del saper fare e del capitale umano che da sempre caratterizzano la città e il suo territorio.

Raccontare Mantova Circolare significa parlare del nostro futuro.

Paolo Marcesini, giornalista, è direttore responsabile di Italia Circolare, Memo Grandi magazzini culturali e dirige la Content Factory Mediaformat, con la quale crea e sviluppa progetti di comunicazione per imprese, enti, istituzioni.