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Quale è la vostra visione sulla sostenibilità e sull'economia circolare? La nostra azienda si occupa da oltre 60 anni di trasformazione della materia prima pioppo ed è cresciuta partendo dal territorio fino ad affermarsi a livello internazionale. La sostenibilità è al centro della nostra strategia di impresa e il nostro modo di viverla e costruirla parte dai valori della famiglia, dal rispetto per la dignità delle persone e per il territorio. Abbiamo raccontato il nostro percorso nel primo Bilancio di Sostenibilità, un documento che per noi ha rappresentato un grande investimento di risorse e di tempo ed è stato un momento fondamentale di verifica del nostro progetto di sostenibilità di impresa a 360 gradi. Uno strumento con il quale abbiamo presentato con trasparenza l’azienda ai nostri stakeholder e che ci sta aiutando a migliorarci ulteriormente. Quali sono i processi già in atto per una transizione circolare? Dal punto di vista energetico, abbiamo investito in una centrale di ultima generazione e attualmente la produzione dell'energia termica per il nostro processo industriale è per circa il 90% da fonti rinnovabili provenienti dal nostro ciclo di produzione. Inoltre, tutti i nostri sottoprodotti di lavorazione vengono venduti e utilizzati da filiere locali: produttori di imballaggi in legno, produttori di pannelli di truciolare e OSB ed infine produttori di energia. Anche la filiera di approvvigionamento della nostra materia prima è principalmente su base locale, valorizzando ed incentivando l’uso di una materia prima italiana.
Quali sono i progetti futuri e gli obiettivi che intendete raggiungere e in quali step? Il Bilancio di Sostenibilità sarà la strada per il nostro sviluppo e avrà un aggiornamento a cadenza triennale. Tra i prossimi obiettivi, stiamo lavorando a un piano per ridurre le emissioni con particolare attenzione al raggiungimento della Carbon Neutrality, oltre a progetti per ridurre il consumo idrico e la crescita di investimenti in ricerca, sviluppo e innovazione. Lavoreremo anche sul miglioramento delle politiche di welfare aziendale che supporteranno e metteranno sempre più al centro le persone, ad esempio promuovendo la parità di genere e la parità di accesso ai ruoli di leadership. Quali sono i possibili scenari in atto e quelli raggiungibili nel vostro settore? Siamo in costante relazione con le realtà associative e di rappresentanza del nostro settore per monitorare la situazione nazionale e internazionale. Abbiamo spesso avuto un ruolo di precursori, ad esempio stimolando l’associazione Europea EPF a sviluppare percorsi verdi (dichiarazione ambientale di prodotto EPD) che, come azienda, abbiamo da primi intrapreso. Oggi viviamo certamente un momento di grande incertezza e continueremo a lavorare con uno sguardo a livello globale e uno al territorio. Siamo una realtà che guarda non solo allo sviluppo del proprio business, che per più dell’80% è rivolto all’estero, ma che garantisce delle ricadute significative nel contesto in cui opera. Quali prodotti potrebbero essere realizzati in ottica completamente circolare e con quali ricadute per il benessere collettivo dei cittadini e del territorio? Il nostro business è circolare per natura: ogni parte della pianta viene utilizzata e valorizzata dal nostro processo produttivo, nulla va sprecato; inoltre il pannello di compensato ha una lunga durabilità ed anche a fine vita può essere recuperato come materia prima per altri pannelli a base legno (ad esempio pannelli di legno riciclato). La materia prima che lavoriamo è certificata secondo gli standard forestali FSC® e PEFC. Le certificazioni di prodotto (come ad esempio l’EPD®, La Dichiarazione Ambientale di Prodotto) sono un modo per valorizzare il nostro compensato e permettere ai professionisti che lo scelgono di condividere con noi un impegno concreto per l’ambiente. Il nostro approccio alla sostenibilità è insito nel nostro prodotto e ha ricadute positive sul territorio e sulla comunità, sia per la filiera corta del pioppo – la nostra materia prima - che vogliamo valorizzare, sia in termini occupazionali e di investimenti: circa il 40 % dei nostri costi aziendali si riversano nel contesto locale, per un totale di circa 30 milioni di euro all’anno.