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Sarasini, sindaco di Commessaggio: la riqualificazione verde è l’obiettivo del nostro territorio

Di Silvia Governo

Sarasini, sindaco di Commessaggio:  la riqualificazione verde è l’obiettivo del nostro territorio

Commessaggio è un comune che ha sempre avuto a che fare con l'acqua. I suoi numerosi canali d'irrigazione, come il Navarolo, che attraversa l'abitato e segna il confine comunale con Sabbioneta e dal quale si dirama il canale Bogina, che delimita a sua volta il confine comunale con Viadana, raccontano dell'acqua come risorsa e anche come fattore di collegamento con le comunità adiacenti. Una risorsa preziosa, da non sprecare e da tramandare. 

Una volta era l’acqua l’unico orizzonte del comune, ma oggi, dopo averla depurata e resa disponibile con un acquedotto realizzato grazie alla collaborazione con TEA, l’attenzione alla sostenibilità si rivolge alla mobilità alternativa e slow, all’energia fotovoltaica diffusa e al ripopolamento boschivo. 

Mantova Circolare ha intervistato il sindaco di Commessaggio, Alessandro Sarasini

In che modo il suo Comune è sostenibile? Attraverso quali progetti di sostenibilità ed economia circolare?

Il nostro paese è piccolo, conta 1100 abitanti ma ha una forte sensibilizzazione al senso di comunità. Si pensi che quando mi insediai sindaco nel 2014 non avevamo l’acquedotto, che è invece stato realizzato oggi in collaborazione con Tea. Non avendo infrastrutture adeguate ed essendo tra l’altro ricca di sostanze non idonee come arsenico e ferro, la risorsa idrica è sempre stata oggetto di grande attenzione per noi. Abbiamo fatto la prima casetta dell’acqua grazie ad un finanziamento di ATO per aiutare il trattamento della potabilizzazione, riducendo oltretutto le plastiche e le bottigliette che riempivano inevitabilmente le nostre raccolte. Attuiamo anche una campagna di sensibilizzazione per i temi di sostenibilità all’interno delle nostre scuole. Tramite laboratori pomeridiani, dei volontari si dedicano all’insegnamento della raccolta differenziata ai nostri ragazzi per coltivare uno spirito sensibile e accurato fin da giovani. Un mio particolare impegno è rivolto sicuramente al contenimento energetico. Grazie ad una partnership con Tea abbiamo rifatto quasi tutta l’illuminazione pubblica, installando lampade al LED che, gestite intelligentemente, hanno permesso di diminuire il consumo energetico di tutto l’impianto pubblico. Infine, abbiamo recentemente intercettato un finanziamento dal Ministero per la riqualificazione energetica e antisismica delle case popolari, sulle quali installeremo impianti fotovoltaici efficientando le performance energetiche e contenendo i costi per gli inquilini. 

Quale visione e quale sviluppo vede nel futuro sostenibile del suo Comune?

Per lo sviluppo del mio paese siamo portati ad incentivare la mobilità lenta, quindi la ricerca di finanziamenti sul tema ciclabile e tutto quello che può essere una mobilità low cost e soprattutto non inquinante. Un altro punto è sicuramente l’efficientamento energetico degli immobili. Nonostante vi siano dei palazzi vincolati che creano problemi con l’uso dei materiali isolanti, investire su piani energetici efficienti e rinnovabili è l’unica strada percorribile. In merito a questo, una cosa interessante che si sta muovendo, anche dalla provincia in collaborazione con AGIRE, è la comunità energetica, quindi la messa in rete di sistemi e di produzione di energia a basso costo per un beneficio dei cittadini stessi. In progetto abbiamo il completamento dei nostri impianti di illuminazione, il cui efficientamento consentirebbe di diminuire fino al 50% i costi di energia. Infine, un altro tema su cui abbiamo intenzione di investire è la riqualificazione boschiva. Il nostro Comune è piccolo ma si estende in gran parte in mezzo al verde. Purtroppo, nel corso degli anni sono stati effettuati stravolgimenti del territorio come nel taglio di piante e nell’eliminazione di tutti i reticoli minori. La riqualificazione verde deve essere un altro degli obiettivi per il futuro, attraverso la ripiantumazione del territorio e la rigenerazione di habitat per la biodiversità animale e vegetale. 

Ci può raccontare un suo personale esempio di Economia Circolare?

Insieme ad altri colleghi abbiamo creato un progetto per la costruzione di un impianto di gestione di rifiuti e scarti agroalimentari per la produzione di biogas in modo sostenibile e circolare. È una cosa interessante pensare che un prodotto che non nasce con quella vocazione possa diventare una risorsa energetica sostenibile, andando oltretutto a salvare l’uso di prodotti che altrimenti sarebbero destinati al macero. Quella degli impianti di biogas e biometano è una forma energetica che sicuramente si sta facendo spazio, sia per la sua capacità di riutilizzo di materie agronomiche sia come possibile soluzione nella ricerca di un’autonomia energetica.